Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40302 del 25 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:40302PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta molesta e reiterata dell'agente è idonea a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero un'alterazione delle proprie abitudini di vita, a prescindere dall'effettivo verificarsi di tali eventi. La differenza rispetto al reato di minacce (art. 612 c.p.) risiede nell'evento di danno richiesto, essendo sufficiente per il reato di minacce che il male prospettato sia anche solo idoneo a incutere timore, mentre per il delitto di atti persecutori rileva la risposta in concreto prodotta sulla vittima. Ai fini dell'integrazione del reato di atti persecutori, non è ostativo il temporaneo riavvicinamento della vittima al suo aggressore, atteso che l'abitualità della condotta e la continuità delle molestie possono comunque determinare il progressivo accumulo di disagio che degenera in una delle forme di prostrazione psicologica descritte dalla norma. Inoltre, l'estrazione di dati informatici da un dispositivo elettronico, pur se non effettuata secondo le modalità previste dalla legge, non comporta l'inutilizzabilità di tali elementi probatori, salvo che non emerga una concreta alterazione dei dati originali. Infine, il giudice di secondo grado, nel riformare la pena inflitta in primo grado applicando la disciplina sanzionatoria più favorevole, non viola il divieto di reformatio in peius se, pur non attestandosi sullo stesso punto della forbice edittale da cui era partito il primo giudice, riduce comunque la pena in termini assoluti, esercitando in modo motivato il proprio potere discrezionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 04/03/2021 dalla Corte di Appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa Elena Carusillo;
preso atto delle conclusioni formulate dal P.M., nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SERRAO D'AQUINO Pasquale, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita';
preso atto della memoria e delle conclusioni formula…

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