Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12498 del 24 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12498PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali gravi si configura quando l'incapacità della persona offesa di attendere alle ordinarie occupazioni perdura oltre il quarantesimo giorno, ivi compreso il periodo di convalescenza o di riposo dipendente dalla malattia, in quanto il processo di reazione e restaurazione dell'organismo, anche nella fase di convalescenza, presenta un'apprezzabile alterazione funzionale. Il reato di minaccia grave si realizza con la mera prospettazione di un pericolo di un male ingiusto, senza che sia necessario l'effettivo verificarsi di uno stato di intimidazione, essendo sufficiente l'attitudine della condotta a provocare un turbamento psichico nella vittima in considerazione delle circostanze concrete. Il reato di violenza privata, e non di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, si configura quando l'agente non è titolare del diritto che intende far valere con la propria condotta, né può ragionevolmente ritenersi tale, come nel caso di un provvedimento giudiziale che gli vieta l'incontro con il figlio. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato dal giudice facendo riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, come i precedenti penali dell'imputato, senza necessità di esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 2795/2011 CORTE APPELLO di ANCONA, del 13/06/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA FIDANZIA;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. ((omissis)), ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 13 giugno 2013 la Corte d'Appello di Ancona ha confermato la sente…

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