Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27076 del 13 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27076PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare i ricorsi proposti dal Procuratore generale presso la Corte di appello e dalla parte civile avverso la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte di appello, che ha confermato il proscioglimento degli imputati disposto dal Tribunale, afferma che i motivi di impugnazione non superano la soglia dell'ammissibilità. In particolare, la Corte di Cassazione rileva che i ricorsi si risolvono, in parte, nella mera ripetizione di doglianze già dedotte in appello e motivatamente disattese dalla Corte di merito, senza assolvere alla funzione tipica di critica puntuale avverso la sentenza impugnata. Inoltre, il vizio del travisamento della prova, per utilizzo di un'informazione inesistente nel materiale processuale o per omessa valutazione di una prova decisiva, non può essere dedotto con il ricorso per Cassazione quando la decisione impugnata abbia confermato quella di primo grado, salvo il caso in cui il giudice d'appello abbia richiamato dati probatori non esaminati dal primo giudice. Infine, la Corte evidenzia che, a differenza dell'imputato, il Pubblico Ministero che impugni una doppia conforme statuizione di proscioglimento deve ottenere l'esito efficace di un'unica ed obbligata conclusione in punto di colpevolezza e responsabilità, evenienza non verificatasi nel caso di specie. Pertanto, in considerazione della palese coerenza logico-giuridica e adeguatezza della motivazione della decisione impugnata, i ricorsi vengono dichiarati inammissibili, con conseguente condanna della parte civile ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRAMENDOLA Francesco Paol - Presidente

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale presso la Corte di appello di Palermo;

e dalla parte civile TR. AN. ;

contro la sentenza 27 febbraio 2009 della Corte di appello di Palermo la quale ha assolto tutti gli imputati dalle accuse loro rispettivamente ascritte, perche' i fatti non sussistono, confermando la decisione del Tribunale di Palermo, in data 20.03.2006, appellata dalla parte civile TR. An. e dal Procuratore Generale della stessa Co…

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