Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31395 del 25 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31395PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel confermare la condanna dell'imputato per il reato di furto aggravato dalla destrezza, afferma che l'aggravante della destrezza sussiste quando la condotta di sottrazione e impossessamento del bene si realizza mediante l'approfittamento delle condizioni più favorevoli per cogliere l'attimo del momentaneo distacco del proprietario dalla res, configurando così una condotta elusiva che esprime una particolare attitudine criminale del soggetto, idonea a menomare apprezzabilmente la capacità difensiva e la vigilanza del proprietario, anche laddove si traduca in una custodia precaria della cosa. Pertanto, l'aggravante della destrezza è configurabile non solo quando l'azione sia caratterizzata da una particolare abilità dell'agente, ma anche quando questi si avvalga di una situazione di attenuata vigilanza o controllo del proprietario sulla cosa, sfruttando l'occasione propizia per sottrarre il bene in modo rapido ed elusivo, a prescindere dalla modalità di apertura del contenitore in cui la res era custodita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTELLA Mario - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) TE. DA. GA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/01/2008 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. FUMO MAURIZIO;

udito il P.G. in persona del Sost.Proc.Gen. Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

La Corte di appello di Ca…

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