Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1297 del 16 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1297PEN

Massima

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La coltivazione di sostanze stupefacenti, anche se finalizzata all'uso personale, integra il reato di cui all'art. 73, comma 4, del D.P.R. n. 309/1990 qualora sia svolta in forma organizzata e con modalità tali da superare la soglia della mera detenzione per uso personale, come nel caso di coltivazione in luogo recintato e con strutture idonee all'essicazione del prodotto in quantità significative. In tali ipotesi, la mancata individuazione di materiale per il confezionamento e la distribuzione della sostanza non esclude la configurabilità del reato, essendo sufficiente l'accertamento di una coltivazione strutturata e finalizzata alla produzione di un quantitativo di stupefacente incompatibile con il mero uso personale. Inoltre, il mancato riconoscimento della sospensione condizionale della pena può essere adeguatamente motivato dalla gravità dei fatti accertati e dal quantitativo di sostanza stupefacente, a prescindere dalla modestia dei precedenti penali dell'imputato, ove risulti comunque compromessa una prognosi favorevole in ordine alla sua astensione dal commettere nuovi reati. La disciplina di cui all'art. 360 c.p.p. in tema di accertamenti tecnici irripetibili non comporta l'inutilizzabilità della prova in tutti i casi di omessa comunicazione all'indagato, ma solo nelle ipotesi espressamente previste dalla legge, mentre negli altri casi l'omissione integra una mera nullità a regime intermedio, la cui deduzione è soggetta a specifiche condizioni di tempestività e di deduzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Firenze il 25/01/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, SILVESTRI Pietro;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente al mancato riconoscimento della sospensione condizionale della pena.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di …

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