La revoca della proroga di una concessione demaniale per lo svolgimento di una manifestazione estiva, disposta dalla Regione Lazio sulla base di accertate violazioni perpetrate dal concessionario in danno alle opere e pertinenze idrauliche del fiume Tevere, rientra nella giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche ai sensi dell'art. 143 del R.D. n. 1775/1933, in quanto il provvedimento, pur non concernendo per la sua tipica funzione la materia delle acque pubbliche, è stato adottato per la cura dell'interesse al buon regime delle acque stesse. Pertanto, il ricorso proposto davanti al giudice amministrativo è inammissibile per difetto di giurisdizione, dovendo la causa essere rimessa al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche dinanzi al quale deve essere riassunta, con conservazione degli effetti dell'originario ricorso, nei termini di legge. La giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche sussiste non solo per la domanda di annullamento, ma anche per la domanda di risarcimento danni, in quanto tali tecniche di tutela non possono essere oggetto di separata e distinta considerazione ai fini della giurisdizione. Sussistono gravi ed eccezionali motivi per compensare le spese di giudizio tra le parti in causa, data la particolarità della vicenda e delle questioni trattate.