Il provvedimento amministrativo di diniego dell'autorizzazione all'esercizio di attività di intermediazione di giocate relative a eventi sportivi e non, in via telematica, può essere impugnato dinanzi al giudice amministrativo, il quale, accertata la sussistenza dell'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso, è tenuto a pronunciarsi nel merito, salvo che non intervenga una dichiarazione di cessazione della materia del contendere per sopravvenuto difetto di interesse, che comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il provvedimento amministrativo di diniego dell'autorizzazione all'esercizio di attività di intermediazione di giocate relative a eventi sportivi e non, in via telematica, è impugnabile dinanzi al giudice amministrativo. Il giudice, una volta accertata la sussistenza dell'interesse del ricorrente, è tenuto a pronunciarsi nel merito, salvo che non intervenga una dichiarazione di cessazione della materia del contendere per sopravvenuto difetto di interesse, che comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime il principio di diritto fondamentale emergente dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.