Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19155 del 7 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19155PEN

Massima

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La condanna per uno dei reati ostativi di cui all'art. 4-bis, comma 1, dell'ordinamento penitenziario non preclude di per sé la concessione dei benefici penitenziari, purché il condannato dimostri l'impossibilità di collaborare con la giustizia, allegando specifici elementi che consentano di valutare tale condizione alla luce della giurisprudenza costituzionale in materia. Tuttavia, l'onere di allegare tali elementi grava sul detenuto, il quale non può limitarsi a una mera affermazione di impossibilità di collaborazione, ma deve indicare concretamente i fatti e le responsabilità già accertati con sentenza irrevocabile, in modo da consentire al giudice di verificare se residuino ambiti inesplorati suscettibili di collaborazione. In assenza di tale allegazione specifica, il giudice di sorveglianza può legittimamente rigettare l'istanza di beneficio penitenziario, non essendo sufficiente il solo riferimento alla condanna per reati ostativi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CANZIO Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/01/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. D'ANGELO Giovanni, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, per quanto ancora interessa in questa sede, rig…

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