Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9697 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:9697SENT

Massima

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Il diniego di visto d'ingresso per lavoro subordinato stagionale adottato dall'autorità consolare nei confronti dello straniero richiedente è legittimo qualora emerga, sulla base dell'istruttoria svolta, il rischio migratorio, desumibile dalla mancata conoscenza da parte del richiedente di elementi essenziali relativi al rapporto di lavoro e al soggiorno in Italia, nonché dall'assenza di una lingua idonea a consentirgli di relazionarsi con terzi nel luogo di destinazione. In tali ipotesi, il datore di lavoro italiano che abbia ottenuto il nulla osta al lavoro stagionale non è legittimato a impugnare il provvedimento di diniego del visto, in quanto il procedimento di rilascio del visto, pur essendo collegato a quello autorizzatorio, resta strutturalmente e funzionalmente autonomo, essendo finalizzato a consentire l'ingresso dello straniero nel territorio nazionale e, pertanto, la relativa legittimazione spetta esclusivamente allo straniero richiedente. Inoltre, l'impugnazione del diniego di visto da parte del datore di lavoro integra una non consentita ipotesi di sostituzione processuale, in quanto egli intende far valere nel processo l'interesse legittimo dello straniero. Infine, il diniego di visto non è in contrasto con le previsioni del Codice europeo dei visti (reg. CE n. 810/2009) qualora il soggiorno richiesto abbia durata superiore a quella prevista dalla relativa disciplina.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/09/2016

N. 09697/2016 REG.PROV.COLL.

N. 03209/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3209 del 2016, proposto da:
Azienda Agricola Raia s.a.s di Raia Salvatore & C., in persona del legale rappresentante Salvatore Raia, rappresentata e difesa dall’avv. Gerardo Cembalo, elettivamente domiciliata in Roma, Via dei Prati Fiscali n. 321, presso lo studio dell’avv. Dario Masini;

contro

Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, è domiciliato;

per l'annullamento

dei dinieghi di visto di ingresso per la…

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