La revoca della concessione per la realizzazione e gestione di un centro polisportivo è legittima quando il concessionario, pur avendo realizzato l'impianto con il contributo finanziario del Comune, si limita a svolgere il ruolo di mero locatore dell'area ad altro soggetto, senza assumere in proprio alcuna iniziativa gestionale di carattere sportivo, ricreativo o culturale, in violazione degli impegni assunti con l'atto concessorio. In tale ipotesi, la condotta del concessionario, che si spoglia del bene concesso abdicando alla gestione della struttura e allo svolgimento delle attività destinate a vantaggio della collettività, integra un obiettivo inadempimento che legittima l'Amministrazione a revocare la concessione per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, senza che sia dovuto alcun indennizzo ai sensi dell'art. 21-quinquies, comma 1-bis, della legge n. 241/1990, in quanto la revoca non è determinata da sopravvenuti motivi di interesse pubblico o da mutamenti della situazione di fatto, ma dall'inadempimento del concessionario. L'Amministrazione, nel provvedere alla revoca, deve tuttavia motivare in modo puntuale le ragioni di pubblico interesse sottese all'adozione del provvedimento, effettuando una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario e considerando l'affidamento ingeneratosi nel soggetto destinatario della misura adottata in virtù della pregressa gestione della struttura.