Consiglio di Stato sentenza n. 3412 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:3412SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo di una concessione demaniale marittima per attività turistico-ricreativa, in assenza di una procedura di selezione tra i potenziali candidati, è legittimo in quanto la normativa nazionale che prevede il rinnovo automatico o la proroga ex lege di tali concessioni si pone in contrasto con i principi di diritto comunitario sulla libertà di stabilimento e sulla tutela della concorrenza, come sancito dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. L'amministrazione ha l'obbligo di indire una procedura di selezione pubblica e trasparente ogni qualvolta debba assegnare beni pubblici suscettibili di sfruttamento economico, al fine di garantire la parità di trattamento e la non discriminazione tra gli operatori economici interessati. Pertanto, le norme interne che prevedono il rinnovo automatico o la proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime devono essere disapplicate dal giudice nazionale, in quanto incompatibili con il diritto dell'Unione Europea, anche in assenza di una specifica richiesta di parte, in applicazione del principio di primazia del diritto comunitario.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/06/2018

N. 03412/2018REG.PROV.COLL.

N. 01779/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1779 del 2014, proposto dalla s.r.l. Mini, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Nicotera, n. 29;

contro

Il Comune di Catanzaro, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n. 9;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per la Calabria, Sede di Catanzaro, n. 1050 del 2013.

Visti il ricorso in appello e…

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