Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43896 del 26 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43896PEN

Massima

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Il comportamento di colui che, a seguito di un diverbio, colpisce con lo sportello del proprio veicolo la persona con cui stava discutendo, cagionandole lesioni, non può essere considerato legittima difesa o eccesso colposo in legittima difesa, in quanto la reazione violenta è sproporzionata rispetto alle frasi ingiuriose pronunciate dalla vittima, la quale non ha arrecato alcun pregiudizio a diritti del soggetto agente, il quale peraltro si trovava in una posizione di sicurezza all'interno del proprio mezzo e avrebbe potuto agevolmente allontanarsi. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare complessivamente la testimonianza della figlia della vittima e gli elementi oggettivi del fatto, può ritenere attendibile la ricostruzione dei fatti e affermare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di lesioni, senza che tale valutazione sia censurabile in sede di legittimità, in assenza di manifesta illogicità della motivazione. Inoltre, il giudice può legittimamente considerare anche la condotta successiva dell'imputato, volta a colpire ulteriormente la vittima già ferita, al fine di escludere la sussistenza della legittima difesa, senza che ciò integri una violazione del diritto di difesa dell'imputato, in quanto tale condotta non ha determinato una sostanziale modifica del fatto contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/02/2006 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARASCA GENNARO;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dott. DI POPOLO Angelo, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore dell'imputato avvocato VIOLETT…

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