La notifica di un atto processuale ad una pubblica amministrazione nel processo amministrativo deve essere effettuata esclusivamente all'indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) inserito nell'apposito elenco tenuto dal Ministero della Giustizia ai sensi dell'art. 16, comma 12, del D.L. n. 179 del 2012, convertito con modificazioni dalla L. n. 221 del 2012, a pena di inammissibilità del ricorso. L'utilizzo di un indirizzo PEC diverso, ancorché risultante da altri elenchi pubblici, non è idoneo a determinare la validità della notifica, in quanto tale indirizzo non è qualificato ai fini processuali e non garantisce l'effettiva difesa della parte. La nullità della notifica non può essere sanata in caso di mancata costituzione in giudizio della pubblica amministrazione destinataria, in applicazione dell'art. 156, comma 3, c.p.c. Pertanto, il ricorso proposto con notifica effettuata all'indirizzo PEC non risultante dall'elenco del Ministero della Giustizia deve essere dichiarato inammissibile.