Il silenzio-assenso sulla domanda di concessione edilizia si consolida solo dopo che il richiedente abbia comunicato l'inizio dei lavori, presentato la perizia giurata attestante la conformità degli interventi e versato il contributo concessorio dovuto, aprendo così una seconda fase procedimentale in cui l'amministrazione comunale ha trenta giorni per accertare la sussistenza dei requisiti per il rilascio della concessione; in mancanza di tali adempimenti, il silenzio-assenso non può dirsi perfezionato e l'amministrazione mantiene il potere di decidere sulla domanda con provvedimento espresso. L'omessa contestazione di uno dei motivi autonomi posti a fondamento del provvedimento di diniego rende inammissibile l'impugnazione, in applicazione del principio per cui, quando la determinazione amministrativa gravata si basa su una pluralità di motivi autonomi gli uni dagli altri, l'omessa contestazione di uno di essi rende inammissibile l'impugnazione. Inoltre, ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, cpv., l'annullamento del provvedimento per omessa comunicazione di avvio del procedimento è escluso quando il provvedimento non avrebbe potuto avere contenuto diverso da quello adottato.