Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3927 del 2009

ECLI:IT:TARLAZ:2009:3927SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa, può legittimamente negare la concessione di suolo pubblico per l'occupazione di spazi antistanti un esercizio commerciale, qualora l'area richiesta risulti interessata da una precedente concessione per la gestione di parcheggi a sosta tariffata, ovvero qualora l'occupazione proposta ricada sulla sede stradale o su un marciapiede di larghezza insufficiente a garantire il passaggio pedonale secondo le prescrizioni normative. L'Amministrazione, nel procedimento di riesame, è tenuta a svolgere adeguata istruttoria, convocando la conferenza dei servizi e acquisendo accertamenti tecnici, al fine di verificare la compatibilità della richiesta di occupazione con la destinazione e le caratteristiche dell'area interessata. Ove accerti l'incompatibilità, il Comune può legittimamente respingere la domanda, senza incorrere in vizi procedimentali, purché dia adeguata motivazione in ordine ai presupposti di fatto e di diritto posti a fondamento del diniego. Inoltre, in caso di accertata occupazione abusiva di suolo pubblico, l'Amministrazione può legittimamente irrogare la sanzione della sospensione dell'attività, senza necessità di preventiva comunicazione all'interessato, qualora risulti accertata la recidiva nell'illecito, essendo tale sanzione prevista dalla legge come conseguenza automatica dell'accertamento della reiterazione della violazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE II ter
composto dai Magistrati:
Michele PERRELLI - PRESIDENTE
Antonio VINCIGUERRA - COMPONENTE rel. est.
Daniele DONGIOVANNI COMPONENTE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sui ricorsi nn. 3453 e 8559/2005 R. G. proposti da Al. Mi., rappresentato e difeso dagli avv.ti Ma. Tr. e Fr. A. Ca., ed elettivamente domiciliato in Ro., via Ca. - (...);
contro
Comune di Ro. in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Cr. Mo., ed elettivamente domiciliato in Ro., via del Te. di Gi. (...);
e nei confronti di
St. (Se. Tr. Au.) s.p.a., in persona del suo rappresentante legale, rappresentata e difesa dall'avv. Vi. Pa., ed elettivamente domiciliata in Ro., piazza Ba. (...);
per ottenere
l'annullamento delle determinazioni dirigenziali 31.12.2004 n. 3299, 14.12.2006 n. 3022 e 20.6.2008 n. 1578, con le quali il M…

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