Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8492 del 22 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8492PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, desunti da dichiarazioni di collaboratori di giustizia e da elementi di riscontro oggettivi, come il rinvenimento di missive sequestrate ad altri appartenenti al medesimo sodalizio criminoso, è sufficiente per l'applicazione di una misura cautelare personale, anche della più grave custodia in carcere, nei confronti di un soggetto accusato di far parte di un'associazione di tipo mafioso. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, non è tenuto a verificare la precisione e la concordanza degli stessi, essendo sufficiente la loro gravità, ai sensi dell'art. 273, comma 1-bis, c.p.p., che richiama espressamente l'art. 192, commi 3 e 4, c.p.p. e non anche il comma 2 dello stesso articolo. Inoltre, il giudice non è tenuto a motivare specificamente sull'impossibilità di applicare misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari con strumenti di controllo, quando ricorrono i presupposti per l'applicazione della custodia cautelare in carcere, in ragione della permanenza del vincolo associativo e del concreto pericolo di reiterazione di condotte analoghe. Infine, la valutazione della pericolosità sociale del soggetto, in relazione al tempo trascorso tra il momento della commissione del reato e la definizione del procedimento cautelare, non costituisce un presupposto necessario per l'applicazione della misura cautelare, essendo sufficiente la sussistenza degli altri requisiti previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/03/2016 del TRIB. LIBERTA' di LECCE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SILVANA DE BERARDINIS;
sehtite le conclusioni del PG Dr. FIMIANI Pasquale, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
Udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 22.3.16 il Tribunale di Lecce confermava …

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