ECLI:IT:CASS:2002:16809PEN
Si rileva in fatto, che al ricorrente veniva imposto l'obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per la durata di anni due e di presentazione trisettimanale alla Autorità di Pubblica Sicurezza. Avverso la relativa decisione, presentava appello sia il proposto, che ne chiedeva la revoca, sia il Procuratore Generale, che postulava l'aumento della durata del vincolo, nonché l'imposizione del versamento di una cauzione. La Corte di Appello, in riforma del decreto del Tribunale, determinava in anni tre la durata della misura applicata ed in L. 4.000.000 l'ammontare della cauzione.
Il B. propone ricorso adducendo censura per manifesta mancanza di motivazione, nonché travisamento dei fatti in ordine alla attualità della pericolosità sociale. Si afferma, altresì, che tale condizione soggettiva è stata desunta dalla pendenza di un procedimento penale a suo carico, per il reato di associazione a delinquere ed altro, imputazioni da cui, alla data della emissione del …
Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.