Cassazione penale Sez. I sentenza n. 32568 del 19 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:32568PEN

Massima

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La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui all'articolo 275 c.p.p., comma 3, è prevalente, in quanto speciale, rispetto alla norma generale stabilita dall'articolo 274 c.p.p., sicché se il titolo cautelare riguarda i reati previsti dall'articolo 275 c.p.p., comma 3, detta presunzione fa ritenere sussistente, salvo prova contraria, i caratteri di attualità e concretezza del pericolo. Pertanto, una volta accertata la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per i reati di cui all'articolo 416-bis c.p., comma 1, e per i reati-fine aggravati dalla finalità di agevolare l'attività dell'associazione mafiosa, il giudice è esonerato dalla verifica, in positivo, di concretezza ed attualità delle esigenze cautelari, essendo sufficiente che emergano elementi idonei a dimostrare, in concreto, l'insussistenza di tali esigenze e la possibilità di soddisfarle attraverso misure meno afflittive di quella di massimo rigore. In tale contesto, il mero decorso del tempo dalla commissione dei reati, la sospensione dell'indagato dall'attività professionale e la rinuncia ai mandati conferiti da imprese riconducibili all'associazione mafiosa non sono di per sé sufficienti a superare la presunzione di legge, dovendosi valutare complessivamente la concreta e attuale pericolosità dell'indagato, anche in relazione alla persistenza dei suoi collegamenti con il sodalizio criminoso e alla possibilità di reiterare condotte analoghe, senza necessità di provare la rescissione definitiva del vincolo associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI MESSINA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/06/2020 del TRIB. LIBERTA' di MESSINA;
udita la relazione svolta dal Consigliere CAPPUCCIO DANIELE;
sentite le conclusioni del PG POMPEO VIOLA ALFREDO, il quale conclude chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS), del foro di MESSINA, in difesa di (OMISSIS), il…

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