Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49490 del 5 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49490PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sussistenza di un medesimo disegno criminoso, ai fini dell'applicazione dell'istituto della continuazione di cui all'art. 81 c.p., comma 2, non può essere desunta dalla mera reiterazione di condotte delittuose della stessa specie, né dalla semplice inclinazione a delinquere dell'agente, ma richiede elementi indizianti quali l'unitarietà del contesto e della spinta a delinquere, la brevità del lasso temporale che separa i diversi episodi, l'identità della natura dei reati, l'analogia del modus operandi e la costante compartecipazione dei medesimi soggetti. Tali elementi devono consentire di affermare l'esistenza di una effettiva programmazione, almeno nelle linee generali, di una pluralità di condotte al momento della realizzazione del primo fatto, non essendo sufficiente la mera occasionalità della scelta criminale nelle diverse vicende. L'assenza di tali requisiti comporta l'impossibilità di riconoscere il vincolo della continuazione, anche in presenza di imprecisioni non decisive nella motivazione del provvedimento impugnato, purché questa risulti comunque esente da vizi logici e giuridici nell'applicazione delle regole di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/04/2018 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO TUTINELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MARINELLI FELICETTA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte di appello di Firenze ha confermato la condanna del ricorrente gia&…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.