Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La valutazione degli elementi di prova compiuta dal giudice di merito, che abbia condotto all'affermazione della responsabilità penale dell'imputato in modo logico, coerente e conforme ai principi giurisprudenziali, non può essere sindacata in sede di legittimità, ove il ricorso si limiti a riproporre questioni di mero fatto già esaminate e risolte dal giudice di appello con motivazione adeguata e immune da vizi logici manifesti. Inoltre, il delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico può concorrere con quello di frode informatica, in quanto tutelano beni giuridici distinti e sanzionano condotte diverse, senza che possa ravvisarsi un rapporto di specialità tra le fattispecie. L'inammissibilità del ricorso per cassazione, fondata sulla genericità e sulla mera riproduzione di motivi già esaminati in appello, comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativa in favore della Cassa delle Ammende.