Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1733 del 2016

ECLI:IT:TARNA:2016:1733SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, in sede di giudizio di ottemperanza, è tenuto ad accogliere la domanda di esecuzione del giudicato formatosi su un decreto di equa riparazione per irragionevole durata del processo, ai sensi della legge n. 89/2001, quando risultino integrati i presupposti di legge, ovvero: la definitività del decreto, il decorso del termine di 120 giorni dalla sua notifica senza che l'amministrazione abbia dato prova dell'avvenuto adempimento, nonché l'assenza di altre ragioni ostative. In particolare, il giudice deve ordinare all'amministrazione soccombente il pagamento della somma liquidata a titolo di equa riparazione, oltre agli interessi legali maturati, e può altresì disporre, su richiesta di parte, una penalità di mora ai sensi dell'art. 114, comma 4, lett. e), c.p.a., da calcolarsi in misura pari agli interessi legali sulla somma dovuta, decorrente dalla data di comunicazione o notificazione dell'ordine di pagamento, salvo che gli obblighi di comunicazione previsti dalla legge non siano stati ancora adempiuti. Qualora l'amministrazione rimanga ulteriormente inadempiente, il giudice può nominare un commissario ad acta, con il compito di provvedere al pagamento delle somme dovute, anche mediante l'adozione di eventuali modifiche di bilancio, a spese dell'amministrazione stessa. La disciplina introdotta dalla legge di stabilità 2016 in materia di esecuzione dei giudicati relativi all'indennizzo per irragionevole durata del processo non preclude la decisione sulla domanda di ottemperanza, ma impone il rispetto delle nuove modalità procedimentali previste per il pagamento, ferma restando l'applicabilità delle disposizioni processuali vigenti al momento della proposizione della domanda.

Sentenza completa

N. 02828/2015
REG.RIC.

N. 01733/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02828/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2828 del 2015, proposto da: ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Napoli, corso Umberto I n. 75;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona del Ministro pt,
rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Napoli, via Diaz 11;

per l'ottemperanza

del giudicato formatosi sul decreto emesso dalla Corte di appello di Napoli iscritto al RG n. 2219/2010;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione …

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