Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30999 del 27 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30999PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La motivazione dell'ordinanza di riesame di una misura cautelare deve essere adeguata e puntuale, non potendosi ritenere sufficiente il mero richiamo alle argomentazioni svolte nel provvedimento impugnato, senza una valutazione critica delle doglianze difensive. In particolare, per i reati fine contestati agli indagati, l'ordinanza deve fornire una motivazione esauriente e logica in merito alla sussistenza degli elementi indiziari a carico degli stessi, non potendosi limitare ad una mera elencazione delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia o al generico rinvio alle argomentazioni del giudice di prima istanza. L'omissione di tale doverosa attività valutativa e argomentativa determina l'insufficienza della motivazione, vanificando la garanzia del doppio grado di giurisdizione e l'oggetto stesso del procedimento di riesame, costituito dalla revisione critica della precedente statuizione alla luce delle deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SC. VI. N. IL (OMESSO);

2) PA. NI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 06/11/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. FRATICELLI Mario, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentiti i difensori, avv.ti Cantelli Giovanni ed Abet Antonio, che hanno chiesto l'accoglimento dei ricorsi.

SVOLGIMEN…

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