Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27536 del 25 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:27536PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato associativo richiede la prova della stabile adesione dell'imputato al programma criminoso comune, con la consapevolezza di operare per il sodalizio e la disponibilità a realizzarne gli scopi, attraverso il compimento di specifici contributi, anche se di modesta entità, alla realizzazione dei reati-fine. Pertanto, la responsabilità per il reato di associazione a delinquere non può essere affermata sulla base di una generica partecipazione o di un occasionale contributo agli illeciti perpetrati, ma deve essere ancorata a elementi probatori che dimostrino l'effettiva integrazione dell'imputato nel sodalizio criminoso, la sua consapevolezza di operare per il perseguimento degli scopi associativi e la sua stabile disponibilità a realizzarli. Tali elementi devono essere puntualmente individuati e motivati dal giudice, anche in relazione all'eventuale diversa valutazione dei fatti operata in precedenti pronunce riguardanti altri concorrenti. Inoltre, la responsabilità per il reato associativo non può essere desunta dalla mera commissione, in concorso con altri, di singoli reati-fine, senza una specifica motivazione in ordine alla sussistenza dei requisiti costitutivi del reato associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI M. B. - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 06683/2013 della Corte d'appello di Roma, I sezione penale, del 17.9.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Margherita B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, GIALANELLA Antonio, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

udito per l'imputato (OMISSIS…

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