Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1445 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:1445SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel pronunciare sulla domanda di ottemperanza di una precedente sentenza che aveva annullato un permesso di costruire in sanatoria, ha ritenuto che l'Amministrazione comunale, pur essendo tenuta a dare esecuzione al giudicato, possa legittimamente optare per l'applicazione della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 38 del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico dell'Edilizia), in luogo della demolizione dell'opera abusiva, al fine di garantire comunque il ripristino della legalità violata. Ciò in quanto l'annullamento giurisdizionale di un titolo edilizio non implica necessariamente la demolizione dell'opera realizzata, essendo rimessa all'Amministrazione la scelta della misura più idonea per assicurare il rispetto della normativa edilizia. Pertanto, l'adozione da parte dell'Amministrazione di un provvedimento sanzionatorio pecuniario, anziché demolitorio, non può essere considerata un atto lesivo o elusivo del giudicato, ma deve essere impugnato autonomamente dai soggetti interessati nelle forme ordinarie di rito. Ne consegue che, una volta avviato il procedimento di esecuzione del giudicato e adottato il provvedimento sanzionatorio, viene meno l'interesse dei ricorrenti a ottenere l'ottemperanza della precedente sentenza, rendendo il relativo ricorso improcedibile.

Sentenza completa

N. 00384/2015
REG.RIC.

N. 01445/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00384/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 384 del 2015, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, via Fontana, 5;

contro

Comune di Cilavegna, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, via ((omissis)), 47;

nei confronti di

((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto
ex lege
(art. 25 cod. proc. amm.) presso la Segreteria del T.A.R. Lombardia in Milano, via …

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