Il rilascio del nulla osta da parte dell'Ente Parco per la concessione in sanatoria di opere edilizie realizzate abusivamente all'interno del perimetro del parco non è soggetto all'istituto del silenzio-assenso previsto dall'art. 17, comma 6, della legge regionale n. 4/2003, ma è disciplinato dalla specifica previsione di cui all'art. 24 della legge regionale n. 37/1985, che prevede il rilascio del nulla osta dell'Ente Parco entro il termine di 90 giorni dalla ricezione della richiesta, decorso il quale il nulla osta si intende negato. Ai fini del rilascio del nulla osta per la concessione in sanatoria di opere edilizie realizzate abusivamente all'interno del perimetro del parco, l'Ente Parco non può limitarsi ad accertare il mero contrasto con le vigenti norme regolamentari, ma deve verificare, con apposita motivazione, che l'immobile abusivamente realizzato costituisca un "grave pregiudizio" per la tutela del vincolo ambientale. La zona "C" del Parco dell'Etna, pur essendo destinata alla realizzazione di specifiche tipologie di costruzioni (strutture turistico-ricettive, culturali, aree di parcheggio), non è soggetta ad un vincolo generalizzato di inedificabilità assoluta, con la conseguenza che l'Ente Parco non può negare il nulla osta per la concessione in sanatoria di un manufatto residenziale realizzato in tale zona, se non in presenza di un "grave pregiudizio" per la tutela del vincolo ambientale, da motivare adeguatamente.