Il diniego di un permesso di costruire per la realizzazione di un ricovero di attrezzi agricoli e connesso deposito di prodotti agricoli è legittimo qualora l'amministrazione accerti, all'esito di un'adeguata istruttoria, che la viabilità di accesso all'area interessata dall'intervento edilizio risulti inadeguata, in quanto non in grado di consentire il transito e le manovre dei mezzi agricoli necessari all'attività produttiva, senza determinare pericoli per la circolazione stradale e l'occupazione di proprietà private. L'amministrazione non è tenuta ad accogliere l'istanza del privato qualora non siano soddisfatte le condizioni di fattibilità dell'intervento sotto il profilo della viabilità di accesso, anche ove il privato abbia presentato proprie valutazioni tecniche in senso contrario, atteso che l'amministrazione è tenuta a valutare autonomamente la compatibilità dell'intervento con la situazione concreta dei luoghi. Il privato non può pretendere che l'amministrazione autorizzi l'intervento edilizio senza che siano realizzate le necessarie opere di urbanizzazione primaria idonee a garantire l'accessibilità e la sicurezza della circolazione stradale, anche qualora ciò comporti un onere aggiuntivo per il medesimo privato.