Il termine di 18 mesi (ora 12 mesi) previsto dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990 per l'annullamento d'ufficio di un provvedimento amministrativo decorre dalla data di adozione dello stesso e non dalla scoperta del vizio, salvo l'ipotesi derogatoria di cui al comma 2-bis della medesima disposizione relativa a false rappresentazioni dei fatti o dichiarazioni mendaci. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a rispettare tale termine perentorio nell'esercizio del potere di autotutela, non potendo invocare il principio di cui alla sentenza dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 8/2017, che si riferisce alla previgente formulazione della norma. Inoltre, l'annullamento di una concessione edilizia riconosciuta illegittima è ammissibile solo se l'opera autorizzata è scindibile in modo tale da poter formare oggetto di distinti progetti, non potendo l'Amministrazione ritirare integralmente le concessioni già rilasciate, pregiudicando anche le parti del fabbricato legittimamente edificate.