Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 38821 del 26 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:38821PEN

Massima

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Il giudice può dichiarare inammissibile de plano la ricusazione proposta dall'imputato qualora i motivi addotti siano manifestamente infondati, senza necessità di fissare udienza e sentire le parti, in quanto l'articolo 41 comma 1 c.p.p. prescrive che il collegio provveda "senza ritardo". La ricusazione fondata sull'esercizio da parte del giudice dei poteri di disciplina dell'udienza, come l'espulsione dell'imputato o il diniego della registrazione, non integra i presupposti della "grave inimicizia" tra giudice e imputato previsti dall'articolo 37 c.p.p., che ricorrono solo in presenza di rapporti personali estranei al processo. Tuttavia, il divieto per il giudice ricusato di pronunciare sentenza fino all'esito della ricusazione, sancito dall'articolo 37 comma 2 c.p.p., costituisce un dovere deontologico rigoroso, la cui violazione non comporta l'invalidità della decisione finale qualora la ricusazione sia dichiarata inammissibile o infondata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. GI. PI. ;

avverso il provvedimento n. 26793/2010 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 14/02/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA MONTAGNI;

sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Milano, con ordinanza in data 31.05.2010, dichiarava inammissibile la ricusazione proposta da Pa. Gi. Pi. nei confronti del Preside…

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