Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3707 del 27 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3707PEN

Massima

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Il provvedimento con il quale il giudice cautelare si pronuncia sulla richiesta di revoca o di sostituzione di una misura cautelare personale è impugnabile con l'appello cautelare previsto dall'art. 310 c.p.p. e non con il ricorso per cassazione per saltum ai sensi dell'art. 311 c.p.p., il quale consente tale rimedio straordinario esclusivamente contro le ordinanze che dispongono una misura coercitiva nella fase genetica di restrizione della libertà personale. Il ricorso per cassazione diretto, omisso medio, non è ammesso nei confronti delle misure cautelari interdittive e neppure di quelle coercitive, fuori dalla fase iniziale di applicazione, potendo essere il ricorso per cassazione mezzo di impugnazione alternativo al riesame de libertate e non all'appello cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenz - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma, in data 9/7/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) di Montrone;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 9/7/2015 il Tribunale di Roma rigettava la richiesta di …

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