Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di lesioni personali aggravate, commesso in danno di un prossimo congiunto convivente, deve essere accertata con particolare rigore motivazionale, tenendo conto della situazione familiare di difficoltà e del possibile concorso di cause scriminanti o attenuanti, quali lo stato di necessità o la mancanza dell'elemento soggettivo del dolo. Inoltre, nel determinare la pena complessiva in caso di reato continuato, il giudice deve motivare in modo distinto l'entità dell'aumento di pena per ciascuno dei reati satellite, nel rispetto del principio di proporzionalità e dei limiti previsti dall'articolo 81 c.p. La disciplina sanzionatoria applicabile è quella vigente al momento della commissione del fatto, senza retroattività di norme più sfavorevoli intervenute successivamente, in ossequio al principio di irretroattività della legge penale sfavorevole sancito dall'articolo 25 della Costituzione.