Il ricorso presentato dalla società Cestaro Rossi & C. S.p.A. avverso il provvedimento con cui l'ASL Taranto ha concluso il procedimento relativo al ricorso ex art. 41, comma 9 del D. Lgs. n. 81/2008 presentato dal sig. De Vietro Massimo contro il giudizio di idoneità del medico competente è dichiarato improcedibile in quanto la parte ricorrente ha dichiarato la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sezione Seconda, ritenendo giustificata la compensazione delle spese di lite data la natura delle questioni oggetto del giudizio, ordina che la sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. La massima che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il ricorso amministrativo diviene improcedibile qualora la parte ricorrente dichiari la sopravvenuta carenza di interesse, giustificando in tal caso la compensazione delle spese di lite da parte del giudice, il quale ordina l'esecuzione della sentenza da parte dell'autorità amministrativa. Il principio di diritto affermato è che la perdita di interesse della parte ricorrente comporta l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese processuali, ferma restando l'esecuzione del provvedimento giurisdizionale da parte della pubblica amministrazione.