Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2272 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:2272SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di condono edilizio successiva all'adozione di un'ordinanza di demolizione di opere abusive determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'impugnazione di tale ordinanza, rendendola improcedibile. Ciò in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, provocato dall'istanza di condono, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, esplicito o implicito, di accoglimento o di rigetto, che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. La presentazione dell'istanza di condono, infatti, produce l'effetto di rendere improcedibile l'impugnazione dell'ordinanza di demolizione per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il nuovo procedimento di verifica della sanabilità dell'opera sostituisce e supera il precedente provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

N. 00018/1998
REG.RIC.

N. 02272/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00018/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 18 del 1998, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso, come da mandato a margine del ricorso, dall’avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato in Salerno, alla ((omissis)) n. 47, presso lo studio dell’avv. G. Stellato;

contro

Comune di Cava de’ Tirreni (SA), in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso, in virtù di mandato a margine della memoria di nomina di avvocato in sostituzione, dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), elettivamente domiciliato in Salerno, alla Via Largo Plebiscito n. 6, presso studio Scarpa;

per l'annullamento

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