Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18366 del 7 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:18366PEN

Massima

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Il reato di inottemperanza a un ordine amministrativo di rimozione e avvio al recupero di rifiuti speciali pericolosi e non, entro un termine perentorio fissato nell'ordinanza, ha natura istantanea e la sua prescrizione decorre dalla scadenza infruttuosa del termine, senza che rilevi l'eventuale adempimento successivo. Pertanto, il soggetto destinatario dell'ordinanza amministrativa è penalmente responsabile del reato di cui all'art. 256 del d.lgs. n. 152/2006 (già art. 50, comma 2, del d.lgs. n. 22/1997) per il solo fatto di non aver ottemperato entro il termine perentorio, a prescindere dalla qualifica rivestita e dalla circostanza che la società di cui era amministratore fosse nel frattempo fallita, essendo onere dell'interessato impugnare l'atto amministrativo ove ne ritenga l'illegittimità. La prescrizione del reato, pertanto, decorre dalla scadenza del termine perentorio fissato nell'ordinanza per l'adempimento, senza che rilevi l'eventuale successivo adempimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di TORINO;

nei confronti di:

1) RA. CO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/10/2007 CORTE APPELLO di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SARNO GIULIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annu…

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