Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46805 del 12 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46805PEN

Massima

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Il tentativo punibile si configura non solo quando l'agente abbia compiuto atti esecutivi del reato, ma anche quando abbia definitivamente approntato il piano criminoso in ogni dettaglio e abbia iniziato a darvi concreta attuazione, in modo tale che l'azione abbia la significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato e che il delitto sarà commesso, salvo il verificarsi di eventi imprevedibili e indipendenti dalla volontà del reo. Pertanto, rilevano nell'ambito della fattispecie di tentativo non solo gli atti tipicamente inquadrabili nella fase esecutiva della condotta tipizzata, ma anche quegli atti che, pur classificabili come preparatori, per le circostanze concrete facciano fondatamente ritenere che l'azione abbia la rilevante probabilità di conseguire l'obiettivo programmato e che l'agente si trovi ormai in una soglia dell'iter criminis tale da rendere concettualmente implausibile un arresto dell'attività in corso di svolgimento in vista della realizzazione del delitto, con la conseguenza di rendere, ex ante prevedibile che l'intera realizzazione del fatto sarà portata a compimento, a meno che non risultino percepibili incognite che pongano in dubbio tale eventualità, dovendosi, a tal fine, escludere solo quegli eventi imprevedibili non dipendenti dalla volontà del soggetto agente. L'intervenuto approntamento di tutto il logistico necessario alla realizzazione del piano criminoso, quali l'approvvigionamento delle armi, la predisposizione di una base, di un piano di fuga e di un adeguato studio dell'obiettivo, il tutto a ridosso del giorno previsto per l'azione, rappresenta all'evidenza un iter ormai in avanzato stadio di realizzazione concreta che in alcun modo può essere semplicisticamente ricondotto alla sfera meramente programmatica e progettuale, avendo la condotta concretamente posta in essere dagli indagati già ampiamente raggiunto un livello propriamente esecutivo, interrotto solo dall'intervento delle forze dell'ordine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MACCHIA Alber - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 65/2014 TRIB. LIBERTA' di SASSARI, del 22/04/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto dei ricorsi;

udito il difensore avv. (OMISSIS) di ufficio per (OMISSIS) e (OMISSIS), che hanno chiesto l'accoglimento dei ricorsi.

OSSE…

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