Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24625 del 10 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24625PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La mera connessione probatoria tra due procedimenti penali, in assenza di una valutazione di merito svolta da uno stesso giudice sul medesimo fatto e nei confronti di identico soggetto, non determina la sussistenza di una ipotesi di ricusazione. Infatti, l'incompatibilità del giudice non può essere estesa a tutte le ipotesi in cui si proceda separatamente nei confronti dei concorrenti nel reato, ma deve essere circoscritta ai casi in cui, con la sentenza che definisce il processo a carico di un imputato, vengano compiute, sia pure incidentalmente, valutazioni in ordine alla responsabilità penale di un terzo concorrente nel medesimo reato. Pertanto, la mera conoscenza degli atti di un diverso procedimento, non accompagnata da una valutazione contenutistica di merito, così come le precedenti determinazioni che abbiano riguardato lo svolgimento del processo ma non il merito dell'accusa, non possono costituire ragione di pregiudizio per l'imparzialità del giudice. Le norme che prevedono le cause di ricusazione, essendo norme eccezionali e di stretta interpretazione, non possono essere estese oltre i casi espressamente previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovann - Presidente

Dott. CARCANO D. - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO P. - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 10/2014 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 09/12/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La difesa di (OMISSIS) ricorre contro l'ordinanza in epigrafe indicata con la quale la Corte d'appello di Reggio Calabria ha dichiarato inammis…

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