Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36308 del 1 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:36308PEN

Massima

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Il dolo alternativo diretto ricorre quando l'agente si rappresenta e vuole in modo equipollente la realizzazione di due eventi lesivi distinti, come la morte o il grave ferimento della vittima, che risultano causalmente ricollegabili alla sua condotta cosciente e deliberata, senza che sia necessario accertare la certezza o l'elevata probabilità di verificazione di uno dei due eventi. Ai fini dell'integrazione del tentativo di omicidio sorretto da dolo alternativo diretto, è sufficiente che l'azione dell'agente sia idonea a cagionare la morte della vittima, come desumibile dalla natura degli strumenti utilizzati, dalle modalità dell'azione e dalle parti del corpo colpite, senza che assumano rilievo determinante le effettive conseguenze lesive prodotte o l'eventuale intervento di fattori esterni che abbiano impedito l'evento morte. Il dolo alternativo diretto si distingue dal dolo eventuale, in cui l'agente, pur rappresentandosi la possibilità dell'evento più grave, accetta il rischio che esso si verifichi, mentre nel dolo alternativo diretto l'agente prevede e vuole in modo equipollente i due eventi lesivi distinti. L'accertamento dell'elemento soggettivo del reato, in assenza di esplicite ammissioni dell'imputato, deve essere condotto attraverso un procedimento inferenziale che tenga conto di tutti gli elementi della condotta, del comportamento antecedente e susseguente al fatto, della natura e delle caratteristiche intrinseche degli strumenti utilizzati, delle parti del corpo della vittima colpite, della reiterazione dei colpi e delle ragioni della mancata verificazione dell'evento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3701/2014 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 12/01/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/04/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS) in sostituzione dell'avv.to (OMISSIS) che insiste per l'accogli…

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