Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale degli imputati per i reati di lesioni personali aggravate e minaccia grave è adeguatamente provata dalle dichiarazioni della persona offesa, ritenute credibili e confermate in modo essenziale dalle testimonianze di altri presenti, senza che le eventuali discrasie riscontrate siano tali da inficiare la complessiva tenuta logica e probatoria della motivazione dei giudici di merito. Tuttavia, l'aggravante di aver agito in più persone riunite, prevista dall'art. 585 c.p., non è applicabile in quanto il fatto è avvenuto prima dell'entrata in vigore della relativa modifica legislativa. Pertanto, il delitto di lesioni personali, non aggravato, rientra nella competenza del Giudice di Pace e deve essere sanzionato con le pene previste dal d.lgs. 274/2000, mentre per il delitto di minaccia aggravata si procede al rinvio ad altra sezione della Corte d'Appello per la rideterminazione della pena, tenendo conto anche dell'estinzione per prescrizione della contravvenzione contestata ad alcuni imputati.