Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20621 del 24 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:20621PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale espressione della libertà di manifestazione del pensiero tutelata dall'art. 21 Cost., non può essere riconosciuto quando l'autore delle dichiarazioni diffamatorie abbia manipolato o rappresentato in modo incompleto i fatti, in modo tale da stravolgerne il significato originario, anche qualora il risultato complessivo contenga un nucleo di verità. Perché possa operare la scriminante dell'esercizio del diritto di critica, è necessario che l'autore non abbia alterato strumentalmente il senso dei fatti, ma si sia limitato a una critica obiettiva e non denigratoria. Analogamente, la scriminante della provocazione di cui all'art. 599 c.p. non può trovare applicazione quando la percezione negativa dell'agente circa il "fatto ingiusto" subito non sia oggettivamente riscontrabile, ma derivi da una esasperazione soggettiva della vicenda, anche in presenza di una pur giustificata amarezza per il modo in cui si è svolto un legittimo provvedimento amministrativo. Ai fini dell'integrazione della scriminante della provocazione, è necessario che il "fatto ingiusto" subito dall'agente integri gli estremi di un illecito codificato o comunque leda in modo apprezzabile le regole della civile convivenza, secondo un giudizio obiettivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/05/2018 della CORTE APPELLO di CAGLIARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BRANCACCIO MATILDE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale ODELLO LUCIA che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza perche' il fatto non costituisce reato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, la Corte d'Appello di Cagliari ha conferm…

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