Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45622 del 13 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:45622PEN

Massima

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La causa di non punibilità prevista dall'articolo 599, comma 2, c.p. per il reato di diffamazione, pur escludendo la punibilità penale, non elimina l'illiceità civile del fatto, né la conseguente obbligazione risarcitoria nei confronti del soggetto leso. Pertanto, la parte civile conserva l'interesse ad impugnare la sentenza di proscioglimento che abbia riconosciuto tale causa di non punibilità, al fine di ottenere l'affermazione della responsabilità dell'imputato e il conseguente risarcimento del danno. La causa di non punibilità di cui all'articolo 599, comma 2, c.p. può essere riconosciuta anche in forma putativa, ai sensi dell'articolo 59, comma 4, c.p., purché l'errore dell'imputato circa l'esistenza del fatto ingiusto altrui sia plausibile, ragionevole, non pretestuoso e logicamente apprezzabile. Inoltre, ai fini dell'applicazione di tale causa di non punibilità, è necessario che la reazione irata dell'imputato sia stata immediata, ossia strettamente collegata al fatto ingiusto subito, senza che sia trascorso un lasso di tempo considerevole, il quale potrebbe far ritenere che la reazione sia stata determinata da un sentimento diverso, come l'odio o il rancore. Qualora il giudice civile, in sede di rinvio, ritenga che la causa di non punibilità non sia applicabile, dovrà valutare l'incidenza di tale circostanza sulla determinazione del danno risarcibile, tenendo conto della gravità dell'illecito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GUARDIANO Alfredo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
dalla parte civile (OMISSIS) nato a (OMISSIS);
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS) (ANCHE (OMISSIS)) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/11/2022 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO CANANZI;
lette la requisitoria e le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale RAFFAELE GARGIULO, che ha chiesto rigettarsi il ricorso; lette la memoria e le conclus…

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