Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7496 del 25 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7496PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di appello, nel decidere sui motivi di impugnazione proposti dalle parti, è tenuto a esaminare in modo puntuale e motivato le specifiche censure e deduzioni difensive, senza potersi limitare a un generico richiamo alle argomentazioni del giudice di primo grado. Egli deve dare conto nella motivazione delle ragioni per le quali ritiene non plausibili o non fondate le ricostruzioni alternative prospettate dagli appellanti in relazione agli elementi di prova, in particolare quando tali ricostruzioni investono aspetti decisivi ai fini dell'affermazione di responsabilità per il reato associativo e per la qualificazione dei ruoli rivestiti dai singoli imputati nell'ambito dell'associazione. L'omissione di tale doverosa analisi motivata integra il vizio di motivazione, con conseguente annullamento della sentenza e rinvio per nuovo esame. Inoltre, la Corte evidenzia che, nel caso di specie, la questione di legittimità costituzionale sollevata in relazione ai limiti edittali di pena previsti per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti risulta irrilevante, in quanto la pena concretamente irrogata all'imputato, a seguito della concessione delle circostanze attenuanti generiche, non avrebbe comunque potuto superare il limite edittale minimo oggetto della dedotta questione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluig - Consigliere

Dott. AMOROSO R. - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessand - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/02/2020 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udita la requisitoria del pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
uditi gli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS), difensori di (OMISSIS), che insi…

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