Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16721 del 22 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:16721PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, investito di una richiesta di restituzione di beni sequestrati nell'ambito di un procedimento penale conclusosi con condanna definitiva, è tenuto a disporre la confisca di tali beni qualora ritenga che gli stessi costituiscano il provento dell'attività criminosa per la quale è stata pronunciata la condanna. Avverso il provvedimento di confisca emesso dal giudice dell'esecuzione, la parte interessata può proporre opposizione ai sensi dell'articolo 667, comma 4, c.p.p., non essendo ammissibile il ricorso immediato per cassazione previsto dall'articolo 569 c.p.p. soltanto per le sentenze. Il giudice dell'impugnazione, nel decidere sull'opposizione, è tenuto a verificare la sussistenza dei presupposti di legge per la confisca, valutando in particolare la titolarità dei beni in capo al condannato o a terzi e l'effettiva provenienza degli stessi dall'attività criminosa accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GA. EL. EV. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 08/05/2007 CORTE APPELLO di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIORDANO UMBERTO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. MONETTI Vito, che ha chiesto qualificarsi il ricorso come opposizione.

OSSERVA

con ordinanza emessa de plano in data 8/5/07 la Corte di appello di Milano - investita, in funzione di giudice dell'esecuzione, da richiesta pres…

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