Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29417 del 15 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:29417PEN

Massima

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Il sequestro preventivo disposto dal pubblico ministero può essere revocato dal giudice quando vengono meno le esigenze cautelari che ne avevano giustificato l'adozione, anche a seguito della rinuncia al ricorso da parte dell'organo pubblico ricorrente. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso, in quanto l'intervenuta rinuncia opera come causa di inammissibilità, precludendo l'esame dell'impugnazione per il sopravvenuto disinteresse del ricorrente. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il sequestro preventivo, essendo una misura cautelare, deve essere revocato quando vengono meno le esigenze che ne avevano giustificato l'adozione, anche a seguito della rinuncia al ricorso da parte del pubblico ministero, il quale ha il potere di valutare l'attualità e la permanenza delle ragioni che avevano portato alla richiesta di sequestro. In tali ipotesi, il giudice non può entrare nel merito dell'impugnazione, ma deve dichiarare l'inammissibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) VA. CE. N. IL (OMESSO);

2) MA. MA. N. IL (OMESSO);

3) FA. MA. N. IL (OMESSO);

4) SA. MA. N. IL (OMESSO);

5) CH. FR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 09/10/2007 GIP TRIBUNALE di TORINO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMBROSIO ANNAMARIA;

sentite le rich…

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