Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza sindacale che ha disposto limitazioni temporanee alla circolazione veicolare per fronteggiare il superamento dei valori limite della qualità dell'aria, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il Sindaco è competente ad adottare ordinanze che dispongano la sospensione temporanea della circolazione veicolare nei centri abitati per motivi di tutela della salute e dell'ambiente, in conformità agli articoli 6 e 7 del Codice della Strada. Tale competenza non richiede la partecipazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. 2. Le limitazioni temporanee alla circolazione veicolare, adottate in attuazione di un accordo di programma per il miglioramento della qualità dell'aria, sono legittime se circoscritte al centro abitato del Comune e precedute dalla verifica del superamento dei valori limite delle emissioni inquinanti, senza che sia necessaria una preventiva valutazione dell'efficienza e della copertura del servizio di trasporto pubblico locale. 3. Il principio di precauzione, unitamente al principio dello sviluppo sostenibile, giustifica la limitazione temporanea della libertà di circolazione, anche in assenza della prova certa dell'efficacia causale di tali misure sulla riduzione delle emissioni inquinanti. Tali limitazioni non integrano una discriminazione nei confronti dei soggetti meno abbienti né determinano una rottamazione obbligatoria e non compensata delle autovetture.