Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40774 del 23 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40774PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La consapevolezza di aver ricevuto un bene di provenienza delittuosa può essere validamente provata dalla mancata o non attendibile indicazione, da parte del soggetto agente, circa la provenienza del bene ricevuto, circostanza che rivela la volontà di occultamento e costituisce indice logico di un acquisto in mala fede. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente ritenere integrato l'elemento soggettivo del reato di ricettazione sulla base della sola omessa o non credibile indicazione della provenienza del bene da parte dell'imputato, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità. Inoltre, il legislatore, nell'ambito di un articolato regime transitorio, può operare una ragionevole differenziazione tra gli imputati in relazione all'applicazione dei nuovi termini di prescrizione, in considerazione della diversa incidenza della modifica legislativa nei vari stadi del procedimento penale, senza con ciò eliminare il nucleo essenziale e fondamentale della garanzia offerta ai cittadini attraverso l'istituto della prescrizione. Infine, il giudice della cognizione non ha l'obbligo di decidere sulla richiesta di applicazione di indulto, essendo competente funzionalmente alla sua applicazione il giudice dell'esecuzione, il quale deve tenere conto del cumulo delle pene ai fini della concessione del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. PAGANO Filibert - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) OR. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 405/2002 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, depositata il 08/01/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/09/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIBERTO PAGANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VITO MONETTI che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.