Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27511 del 25 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:27511PEN

Massima

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Il dolo generico è sufficiente per integrare il reato di violazione di domicilio di cui all'art. 614 c.p., essendo irrilevante che l'imputato abbia reagito ad un comportamento della persona offesa, in quanto l'elemento psicologico del reato si realizza con la mera consapevolezza e volontà di intrufolarsi nell'altrui abitazione senza il consenso del titolare del diritto di disponibilità del luogo. Il diritto di querela per il reato di violazione di domicilio spetta non solo al proprietario dell'immobile, ma anche a chi, avendone la disponibilità, subisce l'introduzione invito domino di un soggetto estraneo, in quanto ciò lede il suo diritto di libertà domestica. La motivazione della sentenza che afferma la responsabilità penale dell'imputato per i reati contestati, confutando in modo esaustivo le argomentazioni difensive, deve ritenersi adeguata e immune da vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 976/2012 CORTE APPELLO di LECCE, del 13/03/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza in data 13.3.13 la Corte di Appello di L…

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