Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22743 del 11 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:22743PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio sindacato sulla decisione del giudice di merito, è tenuto a verificare la correttezza della motivazione adottata, senza poter riesaminare il merito delle questioni di fatto, le quali rientrano nella esclusiva competenza del giudice di cognizione. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile qualora contenga doglianze meramente fattuali, non consentite nel giudizio di legittimità, essendo precluso al giudice di legittimità di procedere a una nuova valutazione degli elementi di fatto già accertati dal giudice di merito. In tali casi, il giudice di legittimità è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma congrua a titolo di sanzione pecuniaria, salvo che non emergano ragioni di esonero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CA. MA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 11/10/2004 GIUD. SORVEGLIANZA di FIRENZE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BARDOVAGNI PAOLO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. MURA Antonio (conformi).

OSSERVA

CA. Ma. An. ha proposto "reclamo" (che va qualificato ricorso per cassazione, essendo questo il mezzo di impugnazione consentito) avverso l'ordinanza in epigrafe, con la qual…

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