Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7331 del 21 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7331PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, quali il coinvolgimento dell'indagato in attività estorsive e intimidatorie svolte nell'interesse del sodalizio, la consapevolezza del ruolo ricoperto all'interno dell'organizzazione criminale e il riferimento all'appartenenza alla stessa, anche in assenza di una formale affiliazione. Il giudice di merito, nel valutare la gravità indiziaria di tale reato associativo, deve dare conto in modo logico e coerente delle risultanze probatorie, senza che il controllo di legittimità della Corte di Cassazione possa spingersi fino a una diversa valutazione delle fonti di prova, salvo che non vi siano vizi logici o giuridici nella motivazione. Analogamente, la gravità indiziaria dei reati fine, quali le estorsioni, può essere desunta da elementi indiziari quali la consegna di denaro estorto, la partecipazione alle condotte intimidatorie e la consapevolezza del ruolo svolto nell'interesse del sodalizio mafioso, senza che sia necessaria la prova di minacce esplicite. Infine, il richiamo per relationem alla motivazione dell'ordinanza cautelare, in assenza di specifiche censure difensive, è sufficiente a integrare una motivazione adeguata anche in sede di riesame, purché il giudice dimostri di avere operato un autonomo controllo sulla valutazione del giudice di prima istanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G. Anna R. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza resa il 5 luglio 2022 dal Tribunale di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA DANIELA BORSELLINO;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. Zacco Franca, che ha chiesto il rigetto del ricorso e dell'avv. Stefano Prontera, che ha insistito nei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con l'ordinanza…

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