Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41956 del 25 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:41956PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene può essere legittimamente disposto quando, sulla base di elementi oggettivi e concreti, risulti che il suo acquisto sia sproporzionato rispetto alla capacità economica del suo proprietario, anche in assenza di una diretta connessione tra il bene e l'attività delittuosa contestata. Il giudice, nel valutare la proporzionalità dell'acquisto, deve considerare non solo il reddito dichiarato dal proprietario, ma anche ogni altra circostanza idonea a giustificare la disponibilità economica necessaria per l'acquisto, come eventuali liquidazioni, vincite o altre fonti di reddito. Tuttavia, il mero fatto che il valore del bene sia superiore al reddito dichiarato non è di per sé sufficiente a dimostrare la sproporzione, essendo necessario un accertamento complessivo della situazione patrimoniale e reddituale del proprietario, al fine di verificare la congruità dell'acquisto rispetto alle sue effettive capacità economiche. Il giudice è tenuto a motivare in modo adeguato e completo le ragioni per le quali ritiene che l'acquisto del bene sia sproporzionato, senza limitarsi a considerazioni generiche o sommarie, ma esaminando nel dettaglio tutti gli elementi rilevanti rappresentati dalla difesa. La mera apparente incongruenza tra il valore del bene e il reddito dichiarato non è sufficiente a integrare il vizio di mancanza di motivazione, essendo necessario che la motivazione sia del tutto assente o manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 298/2011 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 03/01/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Udito, altresi', in camera di consiglio il Pubblico Ministero in persona del Dott. ((omissis)), sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte Suprema, il quale ha concluso per la inammissibilita' del ricorso e per la cond…

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