Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4039 del 29 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4039PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni appartenenti a persona estranea al reato è legittimo solo se risulta che tale persona, pur non avendo concorso nel reato, abbia avuto un colpevole collegamento, diretto o indiretto, con la consumazione del reato, tale da rendere i beni strumentali all'aggravamento o alla protrazione delle conseguenze del reato. In assenza di tale accertamento, il sequestro preventivo è illegittimo, in quanto il terzo estraneo al reato che abbia acquistato i beni in buona fede non può essere privato della loro disponibilità, essendo preclusa la confisca ai sensi dell'art. 240, comma 3, c.p. Il giudice è pertanto tenuto a verificare, da un lato, la strumentalità dell'operazione rispetto alle finalità di aggravare o protrarre le conseguenze del reato e, dall'altro, l'eventuale colpevole collegamento, anche indiretto e non punibile, del terzo estraneo con la consumazione del reato, non potendo altrimenti disporre il sequestro preventivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ON. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 11/2009 TRIB. LIBERTA' di IMPERIA, del 20/05/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Letti il ricorso ed il motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

Con procedimento penale n. 1441/04/21 RGNR si procedeva a c…

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