Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8591 del 5 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:8591PEN

Massima

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Il dolo generico, anche nella forma del dolo eventuale, è sufficiente per integrare il delitto di diffamazione, essendo sufficiente che l'agente abbia consapevolmente utilizzato parole ed espressioni socialmente interpretabili come offensive, senza che sia necessario accertare la percezione dell'offensività da parte della persona offesa. Ai fini della tutela penale dell'onore, il riferimento deve essere fatto ad un criterio di media convenzionale in rapporto alla personalità dell'offeso e dell'offensore, unitamente al contesto nel quale la frase ingiuriosa è stata esternata e alla coscienza sociale, senza che sia necessario indagare sull'esistenza della percezione dell'offensività da parte della persona offesa. L'accertamento dell'elemento soggettivo del reato di diffamazione non richiede la prova di un "animus iniuriandi vel diffamando", essendo sufficiente il dolo generico, anche nella forma del dolo eventuale, laddove l'agente abbia consapevolmente utilizzato espressioni socialmente interpretabili come offensive, senza che sia necessario accertare la percezione dell'offensività da parte della persona offesa. Il giudizio sulla lesività delle espressioni utilizzate deve essere effettuato in base ad un criterio di media convenzionale in rapporto alla personalità dell'offeso e dell'offensore, al contesto in cui le frasi sono state pronunciate e alla coscienza sociale, senza che sia necessario indagare sulla percezione dell'offensività da parte della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1/2009 TRIBUNALE di CREMA, del 11/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Delehaye Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito, per la parte civile, l'avv. …

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